Foolish e hungry. Pazzi e affamati. Sono tanti tra i migranti che impersonificano il motto di Steve Jobs.
Chi è così pazzo da pensare di attraversare a piedi un deserto, a bordo di un gommone che imbarca acqua il Mediterraneo, nascosto nella nicchia di un container l’Europa?
Chi più di loro ha fame di futuro, di lavoro, di pace ed è pronto a spendere ogni fibra e ogni neurone per soddisfarla?
Abbiamo bisogno di quella pazzia e di quella fame. Abbiamo bisogno di essere sollecitati ad averne altrettanta e di più. Abbiamo bisogno di riconoscerla e apprezzarla come energia vitale.
Ecco perché sono favorevole alla regolarizzazione dei migranti che vivono e lavorano in Italia.
I loro diritti di esseri umani e lavoratori connessi alla nostra utilità economica e sociale possono combinarsi per dare vita a nuove comunità e nuovi destini.