Le strutture sanitarie e socio-sanitarie private già dichiarate compatibili potranno concludere le procedure necessarie ad ottenere l’autorizzazione entro 90 giorni dalla cessazione dello stato di emergenza causato dal Covid-19.
È ciò che prevede la proposta di legge di cui sono promotore e che oggi è stata approvata dalla III Commissione – Sanità del Consiglio regionale.
Scongiurato, quindi, il rischio che si ritardasse l’attivazione di strutture e servizi sanitari e socio-sanitari, già ritenuti utili alla popolazione pugliese, a causa dei limiti e dei vincoli operativi imposti alle imprese dall’emergenza sanitaria.
Inoltre, la stessa proposta di legge, che sarà presto portata all’attenzione del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva, prevede che si proceda, entro 6 mesi dall’approvazione, all’aggiornamento del fabbisogno di prestazioni, oggi fermo al 2006.
È quest’ultima la necessaria premessa alla verifica dell’esistente e all’incremento dell’offerta collegata a bisogni di salute e assistenza emersi in questi ultimi 15 anni e non soddisfatti appieno dal servizio sanitario regionale.
L’obiettivo di fondo è migliorare complessivamente e diffusamente la qualità della rete della salute pugliese, anche facendo tesoro dell’esperienza vissuta a causa della pandemia da Covid-19.