Oggi si mette in campo il primo segmento della strategia di rilancio degli investimenti produttivi al Sud.
Nessun assistenzialismo, come paventano i profeti del rigore economico e finanziario; piuttosto misure di sostegno concreto alle imprese che oggi faticano a stare sul mercato a causa di una serie di fattori che ne riducono la competitività.
Si parte dal lavoro, com’è giusto e necessario che sia nel pieno di una crisi economica e sociale, per poi passare a tutti gli elementi di contesto: infrastrutture, reti, pubblica amministrazione, formazione, innovazione, ricerca, ecc.
La strategia tracciata dal ministro
Peppe Provenzano
nel piano Sud 2030, molto apprezzata dall’Unione Europea, ci riguarda direttamente. È lì, ad esempio, che troveranno forma e risorse le 𝗭𝗼𝗻𝗲 𝗘𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗮 𝗿𝗶𝗱𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗿𝗲𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗻𝗳𝗿𝗲𝗱𝗼𝗻𝗶𝗮. Sempre lì sono individuate le misure utili a ripopolare le aree industriali impoverite dalla delocalizzazione degli investimenti produttivi.
Oggi inizia un percorso nuovo di rilancio del Sud e la Puglia, la vera locomotiva economica del Mezzogiorno e un modello virtuoso d’impiego delle risorse europee, è chiamata ad affrontare e vincere questa nuova sfida.