La portualità turistica e industriale di Manfredonia si conferma un asset strategico per la competitività economica della Daunia e della Puglia

Insieme al sindaco di Monte Sant’Angelo Pierpaolo D’Arienzo e ai tecnici dell’Autorità portuale di sistema dell’Adriatico Meridionale, in particolare, abbiamo approfondito il tema dell’utilizzo ottimale dell’area retroportuale e delle infrastrutture esistenti evidentemente vocate ad accogliere consistenti investimenti industriali e produttivi da parte di soggetti che già operano sul territorio o che hanno elaborato nuovi programmi d’investimento.

Con l’assessore Delli Noci abbiamo preso visione dei piani di sviluppo del Marina del Gargano, dov’è ormai andata a regime anche la cantieristica per le imbarcazioni da diporto, ed effettuato il sopralluogo dell’area del porto commerciale e peschereccio in cui l’Autorità di Sistema ha installato il terminal di prossima attivazione per l’accoglienza delle navi da crociera, ulteriore opportunità d’incremento dei flussi turistici.

Il sopralluogo dell’area retroportuale, della lunga banchina e dei nastri trasportatori ha rafforzato il condiviso convincimento che sia necessario mettere a frutto gli investimenti passati, compiuti anche dalla Regione Puglia, e quelli prossimi a diventare operativi, a partire da quello di 120 milioni programmato dall’Autorità di Sistema per il consolidamento e il potenziamento del braccio portuale, puntando alla realizzazione della Zona Franca Doganale.

La Sisecam, d’altronde, ha scelto di acquisire lo stabilimento della Manfredonia Vetro anche in ragione della vicinanza al porto Alti Fondali, fondamentale per l’approvvigionamento di materie prime, dimostrandone la strategicità colta da altri operatori, con i quali Regione Puglia e consorzio ASI stanno interloquendo anche per verificare la sostenibilità ambientale e sociale dei programmi di sviluppo proposti.

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