Gli operatori sanitari pugliesi saranno obbligati a vaccinarsi. Lo ha deciso il Consiglio regionale approvando una proposta che integra la legge sull’obbligo vaccinale per gli stessi operatori approvata nella precedente consiliatura.
Ho votato a favore della proposta di legge del gruppo del Partito Democratico e sono convinto della sua opportunità per diverse ragioni: estendere quanto più possibile le misure di prevenzione del contagio nell’ambiente più a rischio, cioé gli ospedali; rafforzare la fiducia nella scienza; sostenere l’efficiente organizzazione della risposta sanitaria all’emergenza. La mancata vaccinazione, infatti, impedirebbe l’applicazione degli ‘obiettori’ ai reparti in cui c’è il rischio di contrarre il Covid-19, rendendo assai difficoltose le attività di assistenza sanitaria.
Un obbligo, dunque, che non è un’imposizione nei confronti di chi ha rifiutato di vaccinarsi, piuttosto uno strumento di profilassi a tutela della salute dell’intera comunità.
Aver agito in estensione alla legge già approvata e vagliata dalla Corte Costituzionale ritengo ci metta al riparo dalla paventata impugnativa della norma che ha motivato l’uscita dall’Aula dei consiglieri di minoranza.
Confido nell’ampia condivisione dell’azione del Consiglio regionale da parte degli operatori sanitari impegnati a fronteggiare la pandemia, ai quali va il nostro quotidiano ringraziamento per i sacrifici compiuti.