La mafia è letale, sempre. La mafia non si fa vedere. Non te ne accorgi, ma lei è già intorno a te, dentro te. Quando ti accorgi dei sintomi è già troppo tardi. La mafia approfitta, sempre. Appena scende il livello di guardia, prolifera, si insinua per le strade e tra la gente, cambiandone le abitudini, la percezione di giusto o sbagliato, costringendoci a convivere con la paura di soffrire, o peggio, di morire. Se non subito, lentamente, giorno per giorno. La mafia la si può combattere solo creando le giuste difese, che risiedono nella cultura, nel senso civico, nel benessere diffuso. Ed è a questo che dobbiamo lavorare, appunto. Al benessere diffuso, non solo economico, non solo culturale, ma anche morale. Perché come ogni male, bisogna agire sulla prevenzione.
Ove c’è la mafia, non c’è benessere, mai. La mafia logora, consuma, perché è in un corpo stanco e affaticato che riesce a impadronirsi anche del tuo ultimo respiro, dopo averti portato via tutto, anche la speranza e la gioia di vivere. Come è stato per Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta. Portati via da un male, che quando si fa vedere, ormai, è troppo tardi.
A noi il dovere di continuare a lottare, ognuno come può.
Forza.