Sospendere i concorsi e le stabilizzazioni sarebbe una follia amministrativa. Peggio, uno schiaffo in faccia a migliaia di donne e uomini che attendono da anni l’opportunità di accedere al mondo del lavoro o di emergere dal precariato. Il centrodestra ha smarrito la bussola politica e la connessione con la realtà, quella in cui vivono persone reali con esigenze reali. Tra queste c’è dare un senso alla formazione perseguita con sacrificio, dare più stabilità alla propria vita, guadagnare ciò che è necessario a soddisfare bisogni e aspirazioni.
Perché, allora, il Consiglio regionale avrebbe dovuto votare una norma inapplicabile e insensata?
Il centrodestra continua a strumentalizzare le istituzioni a scopi propagandistici e non ha alcuna intenzione di collaborare, pur nella distinzione dei ruoli, alla definizione di politiche del lavoro coerenti ed efficaci.